Bishkek,
capitale del Kirghizistan. Una cittá divisa in due: il centro “turistico”, che
pulito e rinnovato fa immaginare una societá nuova e benestante, e la zona non
turistica (che é il 95% della zona urbana), che risalta la reale societá
kirguica: donne e bambini occupati come venditori ambulanti, piccoli negozi
alimentari privi di buone condizioni igieniche, mancanza di
segnalizazione orizontale e verticale sulle strade. Immaginatevi una cittá con
1 milione di abitanti, nuova del sistema capitalistico moderno, con altrettante
automobili “quasi tutte riciclate”, con volante a sx e a dx indifferentemente,
circolando senza limiti di velocitá e senza educazione stradale di chi le
guida....per me, un vero caos. A questo possiamo aggiungere strade poco
asfaltate, mancanza di marciapiedi che rende la circolazione dei pedoni
pericolosa, poca luce notturna, (si consiglia uso di torcia per passeggiate
notturne).
In cambio, tanto di giorno come di notte, si puó passeggiare con la
piú assoluta tranquillitá. La sensazione
di sicurezza che ho avuto in questi due giorni di camminate solitarie é stata
estremamente piú alta di quella offerta da molte altre cittá occidentali.
Contrasti di questa cittá. Fa pensare che il passaggio dal sistema sovietico al
“no sovietico” a partire dal 1991, data in cui Kirghizistan diventa indipendente,
é stato improvviso e non pianificato....creando probabilmente molte
contraddizioni.
Sará per questo motivo che per esempio le case di
arquitettura sovietica (basse e tutte con giardino) risultano molto piú
attrattive delle nuove costruzioni moderne. Certamente saranno queste ultime
piú confortevoli, ma senz'altro senza nessun stile identificativo.
La gente della cittá é prevalentemente disponibile e
molto aperta. In quanto al mangiare, i piatti sono molto naturali, c´è un
pó di tutto, dalla carne al pesce, e sempre con molta verdura.
Un'avvertenza: bere acqua sempre di bottiglia. Pur essendo di
montagna la provenienza, probabilmente il sistema di distribuzione fa si che
l'acqua “potabile” corrente porta con sé organismi difficili da assimilare a un
organismo non “patentato”. Per cui sempre che si va di visita per pochi giorni
non é consigliabile bere acqua corrente.
Per muoversi si puó tranquillamente prendere un taxi. Il
costo di un transito di 15-20 minuti é poco piú di un euro (100 soms). Peró un'avvertenza:
chi soffre di mal di macchina meglio vada camminando. Il taxista non parla
altra lingua que sia il kirghico, parla al telefono o con un walkie-talkie mentre
guida, gesticola, non rispetta i pedoni, i semafori, etc.
1 – Piazza Ala-Too e Museo Storico della città.
Ala-Too é la piazza centrale della cittá, dove si svolgono le
celebrazioni nazionali. Al fondo si trova il mueso storico nel quale tuttavia
le informazioni sulla storia del paese solo sono in russo e kuirguico. Il Parc
Oak merita una passeggiata con pausa per ristoro (da portare sempre nel proprio
zaino). Non é difficile incontrarsi per la strada con celebrazioni tipiche
della zona.
La Università principale è concentrata nella zona
adiacente a Frunze Street. Da questa un viale fiorito che culmina con il teatro
Filarmonico della città, rende la passeggiata molto gradevole.
3 – Shopping Centre Zum Aichurek, Circus e stazione
ferroviaria.
Sempre restando vicino a Oak Park, aprofitto per dare
un'occhiata al centro commerciale piú importante della città “Zum Aichurek” (la
maggior parte dei prodotti sono diproduzione cinese di bassa qualitá; Kirghizistan non ha industria essendo un paese prevalentemente agricolo).
Il Circus é come uno stadio di forma circolare dove gli
abitanti celebrano il matrimonio. Secondo tradizione il festeggiamento puó coinvolgere cosí tante persone
che la festa si svolge dentro al Circus. Solo si puó vedere da fuori.
La stazione ferroviaria merita una breve visita. Di tipico
stile russo. Se entri di giorno probabilmente incontrerai la stazione quasi
vuota, perché i treni praticamente partono di notte, dovuto alle lunghe rotte.
4 - Moskovzkaya
street, Torgtogul street, Chui Avenue, Panfilov Park, Spartak Stadium.
Le strade principali della città sono la Chiu Avenue, arteria
principale. La piú “turistica” dove si può incontrare qualche
negozietto di souvenirs nei pressi della piazza Ala-Too.
Le altre due strade Torgtogul e Moskovzcaya street, sono
molto commerciali, però per i locali. Mini market e venditori ambulanti. Solo
si parla russo e si usa il display della calcolatrice per poter pagare. Vicino
a Ala-Too vale la pena fare una passeggiata per il Panfilov Park, almeno per
rispoleverare la memoria di antiche attrazioni per bambini (nei paesi occidentali
ormai passate alla storia). Per gli appassionati si sport, consiglio una vista
da fuori dello stadio dello Spartak di Bishkek.
5 – OSH Bazar.
Il gran mercato della capitale. Come tutti i mercati asiatici
uno splendore di colori nei banchi di spezie. Qui si trova di tutto, e qui é dove comprano i locali. Corridoi stretti tra i banchi di vendita, pavimento
off-road, una sola lingua parlata: la lingua locale. Si puó visitare come
turista, peró se accompagnati da un locale tutto sembrerá piú accogliente e
facile. Ricordo che c´è anche un altro grande Bazar in Bishkek, che peró per
tempo non ho avuto la possibilitá di visitare.
By Andrea Vesentini
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